Confapi Marche si appella alla Regione Marche per poter dare il via alla campagna vaccinale nelle aziende. Giorgetti, Presidente: «Il lavoro è vita».

 Da una parte la necessità di immunizzare i dipendenti per scongiurare l’insorgere di focolai nelle aziende, dall’altra la volontà di contribuire a intensificare la campagna vaccinale e uscire da questo incubo sanitario, sociale ed economico.

Gli associati a Confapi Marche mordono il freno per avere notizie dopo il protocollo sottoscritto con la Regione Marche e poter avviare le vaccinazioni. «La preoccupazione di tutti gli imprenditori è legittima – dice Giorgio Giorgetti, Presidente di Confapi Marche – e il dibattito in atto a livello nazionale sulla possibilità che le aziende possano allestire mini centri di vaccinazione a proprie spese rimbalza in tutti i territori compreso ovviamente il nostro nel quale la presenza di piccole imprese è più forte«.

La richiesta è fare presto ed in maniera chiara. «Il confronto con l’amministrazione regionale è costante – insiste Giorgetti – e sappiamo bene che anche loro devono fare i conti con le dosi di vaccino che saranno effettivamente disponibili. Resta però il fatto che c’è bisogno di ripartire con tutte le attività e, soprattutto, di non fermarsi di nuovo, eventualità da scongiurare solo attraverso il successo di una campagna vaccinale massiccia»

Da parte di Confapi Marche l’appello a fare presto. «Il lavoro è vita, per gli imprenditori e per i dipendenti, per l’indotto e per tutti noi. C’è stato chiesto come cittadini, senso di responsabilità nel rispetto delle prescrizioni e come imprenditori ci sono stati promessi ristori che in pochi hanno percepito. Oggi siamo noi a chiedere senso di responsabilità alle istituzioni di farci contribuire ad accelerare la vaccinazione rispettando le fasce previste ma senza penalizzare le aziende« – aggiunge Giorgetti. «Per questo, nello spirito di confronto e collaborazione instauratasi in questi mesi di legislatura, esortiamo il governo regionale a mantenere viva la sollecitazione al governo nazionale dal quale dipende l’approvvigionamento dei vaccini alle regioni. Poi, come detto, gli imprenditori di Confapi Marche faranno la propria parte» – conclude.

«L’auspicio è che la Regione Marche possa riconvocare presto tutte le categorie per dare attuazione al protocollo condiviso»ha aggiunto il direttore di Confapi Marche Michele Montecchiani «Da Confapi Marche arriverebbe tutto l’aiuto possibile per rendere sicura e veloce la vaccinazione dei dipendenti».

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