Facilitare l’accesso al credito per imprese anche rischiose, ma economicamente e finanziariamente sane. Ecco l’obiettivo per i quali venerdì 15 Marzo i nuovi criteri di ammissione e valutazione del Fondo di Garanzia PMI diverranno ufficialmente operativi. Il più grande strumento di politica economica in Italia cambia modalità di ammissione e parametri di valutazione e gli operatori economici locali dovranno conoscere queste novità introdotte, per poter continuare ad ottenere la controgaranzia pubblica, oggi più che mai necessaria considerando che la concessione di una garanzia pubblica si affianca e spesso si sostituisce alle garanzie reali portate dalle imprese.
“Il nuovo rating introdotto diverrà strategico per le imprese che vorranno affacciarsi al mercato dei capitali e che vorranno godere delle agevolazioni che lo stato offre loro” – spiega Michele Mencarelli, Presidente di Confapi Ancona. Tale controgaranzia permette a banche ed imprese di ottenere agevolazioni di vario genere anche contributive. Nel 2018 sono state accolte quasi 130mila domande per un totale di 19.313 milioni di finanziamenti. “Il nostro confidi Confapifidi può assistere sia dal punto di vista informativo che operativo, così da valutare se, coloro che vorranno richiedere la controgaranzia pubblica, saranno ammissibili in base ai nuovi criteri” – ha aggiunto Mencarelli. Il processo di riforma del Fondo di Garanzia per le PMI nasce dalla necessità di perseguire una duplice finalità: aumentare l’efficacia dello strumento ampliando la platea dei beneficiari e rendere, al contempo, il fabbisogno finanziario necessario per il suo funzionamento compatibile con gli equilibri della finanza pubblica, favorendo il cofinanziamento regionale.