Il secondo appuntamento del ciclo di Webinar Informativi “I Giovedì di Confapi” ha proposto un approfondimento per definire quali opportunità rientrano nel progetto 4.0 nazionale e le misure a fondo perduto attivate dalla Regione Marche. Lo Scenario dell’Impresa 2022”, questo il titolo del webinar, è stato curato da Maurizio Cante, co-founder di Acme Lab e Massimo Borriello, Direttore operativo di Value Services Research. Molte le domande e le curiosità sollevate dall’intervento dei due consulenti da parte dei partecipanti, a conferma dell’importanza per le aziende dello sviluppo digitale. 

LA PREMESSA

Il Piano nazionale di transizione 4.0 si riferisce al fatto che stiamo vivendo la quarta rivoluzione industriale seguendo l’input di portare il modo di fare impresa in una dimensione sempre più digitale. L’obiettivo è che le aziende diventino molto più efficienti e quindi più competitive sui mercati, realizzando una vera interconnessione digitale, monitorando “live” i processi di produzione, efficientando l’erogazione di servizi e, complessivamente, aiutandole ad affrontare il mondo con un approccio competitivo anche sui mercati internazionali.

Le Marche hanno avviato, negli ultimi anni, una serie di misure specifiche sull’onda del Piano Industria 4.0 e successive elaborazioni che hanno offerto, e continueranno a proporre, tante opportunità da cogliere.

I BANDI

Il Piano Industria 4.0 formalizzato nel 2018, prevedeva una durata di 3 anni e si sta attendendo che venga attualizzato al Piano Transizione 4.0 che riguarderà la pianificazione europea 2021-2026. La Regione Marche ha proposto due differenti bandi e orientati a meccanismi virtuosi che premiassero un approccio diverso nella formazione per il personale delle PMI.

  1. Il bando Manifattura e Lavoro 4.0 specifico per il manifatturiero, è stato creato per favorire reali processi di innovazione tecnologica. Finanziato con il POR Fesr per circa 9 milioni di euro è stato destinato alle micro e piccole imprese ma con il limite di aver dovuto avviare un tirocinio 60 gg prima della presentazione del bando. Le spese ammissibili riguardavano beni strumentali materiale e immateriali, servizi, consulenza, tirocini obbligatori. La forbice per il contributo a cui ambire era tra i 25.000 i 300.000 euro. Sono state presentate 107 domande di cui 90 ammesse per 9,4 milioni di contributi. Sono stati avviati 120 tirocini per 190 assunzioni realizzate.

  2. Il bando Impresa e Lavoro 4.0 invece è stato destinato ad aziende più grandi pur conservando caratteristiche simili al precedente per finalità e obiettivi. La dotazione era 6,76 milioni. Il tirocinio non era più da avviare prima della presentazione del progetto. Il contributo massimo ammissibile era superiore rispetto al precedente, fino quindi a 500.000 euro. Prevista anche la defiscalizzazione per l’iperammortamento. Le aziende sono state premiate con 10.000 euro per ogni assunzione a tempo indeterminato. Il bando ha prodotto 274 domande pervenute, ne sono state ammesse 175 e, nella prima fase sono stati 110 i progetti finanziati generando 87,6 milioni di euro di investimenti complessivi. Sono stati avviati 175 tirocini per 440 assunzioni realizzate tra tempo determinato e indeterminato.

La Giunta Regionale sta valutando le misure da mettere in campo nel prossimo settennato anche se è probabile un Bando in linea con i precedenti e che riguarderanno molti settori: Casa-Arredo, Moda, Meccanica-engineering, Prodotti e servizi per la cultura e l’educazione, Agrifood e Salute, Innovazione dei Servizi.

IL PIANO TRANSIZIONE 4.0

Passando dal livello regionale a quello nazionale, le agevolazioni dovrebbe proseguire anche almeno per tutto il 2022.

Il Piano Transizione 4.0 consta di alcuni strumenti:

  • Credito d’imposta beni strumentali, che agevola l’acquisto di beni materiali e immateriali anche non riconducibili al 4.0 Defiscalizzazione dal 6% al 50% del valore del bene acquistato.

  • Credito d’imposta per ricerca, sviluppo, innovazione e design che agevola il costo del personale impegnato su progetti innovativi aziendali ma che copre anche contratti di consulenza sia in termini di ricerca che di innovazione

  • Credito d’imposta Formazione 4.0 semplificato e potenziato allo scopo di incrementare la cultura aziendale in termini digitali e che ha riguardato il costo del personale docente anche esterno semplificando alcuni aspetti burocratici.

  • Nuova Sabatini che riguarda contributi sugli interessi passivi sui leasing o sul prestito. Ha ottenuto un buon risconto perché il valore del 3,57% applicato è superiore quasi sempre agli interessi applicati ed anzi garantisce un delta positivo che costituisce un ulteriore benefit per le aziende.

A questo si aggiungono i contributi a fondo perduto per l’internazionalizzazione garantiti da Simest che consentono una rivalutazione dei beni aziendali consentendo una rivalutazione della propria dotazione gradita anche a potenziali finanziatori e investitori.

Per le province di Fermo e Macerata sarà pubblicato probabilmente entro fine mese, un nuovo bando regionale 4.0.

LE CONCLUSIONI

Negli anni passati le opportunità sono state molteplici e anche nel prossimo futuro è logico attendersi ulteriori e proficue occasioni da non farsi sfuggire. L’immobilismo non paga e porta alla rinuncia a competere. Gli imprenditori non devono avere timore a digitalizzare il processo produttivo e gli strumenti per la gestione dell’impresa.

Per questo il consiglio agli imprenditori è di avvalersi della rete di professionisti e consulenti che Confapi Ancona può mettere a disposizione per un primo colloquio informativo, conoscitivo e gratuito così da valutare le esigenze e definire l’eventuale tipologia di investimento.

Occorre essere pronti ad agire scegliendo gli esperti giusto sapendo che i controlli da parte delle autorità preposte continueranno ad essere molto attenti e puntuali.

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