ANCONA – L’emergenza Coronavirus ha messo in luce le criticità di un sistema di fornitura dei supporti ortopedici di cui i disabili necessitano.

«Nelle Marche – ha detto Mario Neri, Presidente di Confapi Sanità – eccetto che parzialmente nella provincia di Ancona, nel resto della regione per varie categorie di disabili come gli invalidi civili e i paraplegici, l’iter che consente di sostituire una protesi danneggiata o di avere in dotazione una nuova carrozzina è particolarmente farraginoso e soprattutto costringe a compiere una serie di passaggi da fare tutti fisicamente, in presenza, consegnando documentazione e incontrando personale sanitario che, a causa della pandemia, sottopone a pericoli di contagio gli utenti ed è diventato praticamente impossibile da concludere«.

Per questo lo stesso Mario Neri, Presidente di Confapi Sanità e Michele Montecchiani Direttore di Confapi Marche, hanno incontrato Pierluigi Gigliucci, Responsabile Amministrativo dell’Asur Marche per proporre la costituzione di un protocollo on line che consenta agli utenti disabili marchigiani di espletare in maniera digitale tutti i passaggi burocratici necessari per ottenere i supporti indispensabili a rendere la qualità della loro vita accettabile. Non solo si creerebbe uno strumento efficace ed efficiente ma si azzererebbero, in questo particolare momento, occasioni ulteriori di contagi.

«Inoltre – ha aggiunto Neri – abbiamo chiesto che la Regione Marche renda operativa la delibera già approvata dalla precedente amministrazione regionale, che riguarda l’accreditamento delle aziende ortopediche introducendo gli strumenti necessari a far sì che le aziende possano effettivamente iscriversi«. Confapi Sanità, a nome delle aziende ortopediche regionali, ha chiesto che venga completato l’iter già avviato con l’approvazione della delibera, e procedendo quindi con la pubblicazione sul sito della Regione Marche della modulistica digitale per procedere a tale accreditamento.

«Abbiamo constatato la grande disponibilità e sensibilità del dott. Gigliucci alle nostre istanze – ha concluso Neri – e confidiamo che in tempi brevi si possa procedere congiuntamente sul percorso da noi suggerito che va a vantaggio di coloro che necessitano dei servizi ortopedici«.

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